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Non solo e-commerce: i 10 settori più resilienti nell'anno del Covid

Autore:
Michela Veicsteinas

Data di pubblicazione:
30 Ottobre 2020

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Uno studio del Cerved fa emergere i comparti produttivi che crescono anche in scenari complessi come l’attuale: distribuzione alimentare, farmaceutica, apparecchi medicali, lavanderie industriali, cantieristica e ortofrutta al top

Il 2020 verrà ricordato per molto tempo per la sua complessità, eccezionalità e imprevedibilità: il sistema economico nella sua globalità ha subito un drastico rallentamento, la pandemia causata dal Covid-19 ha scombussolato le nostre certezze e ha obbligato cittadini e aziende a rivedere programmi e progetti, non solo nella gestione della quotidianità, ma anche nei piani strategici e negli investimenti.

Molte aziende sono state costrette ad attivare a tempo di record nuove soluzioni logistiche e organizzative, si pensi ad esempio allo smart-working, che per molte strutture è diventata, da modalità sconosciuta, la nuova normalità.

Altre aziende hanno avuto la capacità e la prontezza di reinventarsi, riconvertendo la produzione per fare fronte – per quanto possibile – all’emergenza in corso.

Alcuni comparti, per la natura stessa dell’emergenza sanitaria, sono riusciti ad affrontare meglio la crisi e hanno registrato aumenti di fatturato.

L’incertezza di questi mesi ha toccato tutti, ma qualcuno sembra in grado di reggere l’urto meglio di altri.

Uno studio realizzato dal Cerved – il Cerved Industry Forecast - ha stimato gli impatti economici del Covid-19 su oltre 200 settori dell’economia italiana grazie a modelli che permettono di elaborare previsioni sul rischio di credito e dei bilanci di singole imprese, di settori produttivi, di aree geografiche e del sistema economico.

In uno scenario così complesso, dove la flessibilità e la capacità di innovare fanno davvero la differenza, vi sono alcuni settori che sono riusciti a essere performanti e registrare risultati positivi.

Il lockdown, la limitazione dei contatti interpersonali e i divieti di assembramento hanno favorito gli acquisti ‘a distanza’, facendo registrare incrementi per l’e-commerce. Non solo Amazon, ma anche quelle imprese che hanno saputo riorganizzare i propri canali logistici, distributivi e di consegna. Il settore del commercio online prevede – secondo lo studio citato, un aumento del 55% nel 2020 rispetto al 2019.

Non si sono fermate e procedono in crescita l’industria farmaceutica e quella degli apparecchi medicali - dalla prevenzione, al monitoraggio e gestione dei pazienti, alla cura – fondamentali, in una situazione di criticità sanitaria, per la salute del Paese. Lo studio ipotizza nel 2020 rispetto al 2019, una crescita del 13,8% dei prodotti farmaceutici e medicali all’ingrosso, del 10,2% degli apparecchi e dispositivi medicali, dell’8,2 delle specialità farmaceutiche, del 7,5% delle materie prime farmaceutiche, del 4% di gas industriali e medicali.

Vi è poi l’industria alimentare, nello specifico la distribuzione alimentare moderna, che registra una stima di un +22,9% rispetto all’anno precedente. In questo ambito anche la produzione ortofrutticola rappresenta un comparto che sembrerebbe in grado di resistere meglio di altri, segnando nelle previsioni di Cerved un +2,5%.

Chi non ti aspetteresti di trovare sono altri, come le lavanderie industriali (+4,6%) che hanno certamente risentito pesantemente della chiusura di ristoranti e alberghi, fra l’altro, ma si potrebbero avvantaggiarsi della forte domanda di igienizzazioni e lavaggi sterili proveniente da ogni dove. O come la cantieristica, il complesso delle attività relative alla costruzione di navi e di imbarcazioni da diporto, a cui è stata data una stima di crescita del 4% sull’intero 2020.

Ma ormai è chiaro – la cronaca ce lo ricorda quotidianamente - che l’emergenza sanitaria non è finita con l’estate, e proprio in questi giorni nuovi decreti si susseguono per fare fronte a una nuova emergenza sempre più concreta. Gli scenari – anche economici - sono ancora aperti.

In generale, gli interventi del governo a sostegno dell’economia da un lato, e le misure, come il leasing per esempio, per favorire gli investimenti delle imprese preservandone la liquidità dall’altro, offrono una boccata di ossigeno alle aziende, in un momento certamente non semplice.

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