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Nautica: il Salone del coraggio diventa il Salone dei record

Autore:
Michela Veicsteinas

Data di pubblicazione:
8 Ottobre 2020

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Dai super yacht alla prima imbarcazione stampata in 3D, dagli acquascooter subacquei alla tavola da surf elettrica. La rassegna di Genova è stata un successo: bilanci e novità


Si è chiuso martedi 6 ottobre il 60° Salone Nautico, che verrà ricordato come il Salone del coraggio, il primo in epoca di Covid, e l’unico, fino ad ora, che è stato in grado di aprire le porte a un pubblico veramente internazionale. In totale sicurezza, grazie a un protocollo sanitario stringente e bene organizzato.

Un Salone che ha registrato il tutto esaurito nei giorni di sabato e domenica, con un totale di 71.168 biglietti venduti (praticamente il massimo consentito), 824 marchi esposti, 18 anteprime mondiali e 73 eventi tra convegni, seminari e workshop tecnici, 820 giornalisti provenienti da 20 Paesi.

Un’edizione che, proprio per la sua eccezionalità, inaugura un nuovo trend rispetto al passato: mentre negli anni precedenti erano principalmente i curiosi ad assiepare le passerelle dell’area turistica di Genova sede del Salone (nel 2019 i visitatori avevano raggiunto il numero record di 188 mila e gli espositori erano stati 986), quest’anno le misure anticovid, dall’ingresso contingentato all’obbligo di prenotarsi per provare le imbarcazioni in mare, hanno favorito la clientela realmente interessata agli acquisti, scoraggiando i semplici curiosi, tanto che, come ha sottolineato Marina Stella, direttore generale di Confindustria nautica, a livello di business si prospetta come il miglior boat show degli ultimi 10 anni.

Un salone che verrà ricordato anche per le imbarcazioni da sogno e le novità proposte, a cominciare dal varo del trimarano a motore ‘Mambo’, prima barca in vetroresina stampata in 3D al mondo. Con una lunghezza di 6,5 mt, è un ambizioso progetto della start up italiana MOI Composites, e rappresenta una modalità totalmente innovativa - e fino ad ora impensabile - di realizzare imbarcazioni: un vero e proprio salto nel futuro per l’industria nautica.

Tra le numerose proposte, spicca l’ammiraglia, la Benetti Oasis 40, presentata in anteprima mondiale proprio al Salone di Genova, che con i suoi 40,80 mt è l’imbarcazione più lunga (e più fotografata) attraccata ai moli del Salone. Un super yacht totalmente rivoluzionario, con una beach area di 11 mt realizzata in high tech, una vera e propria oasi di glamour, comfort ed eleganza, eccellenza del design.

Sul versante della vela, l’ammiraglia è Mylius 80’ FD (dove FD sta per flush deck, ovvero coperta libera, “abbondante”), uno yacht di 80 piedi costruito interamente in fibra di carbonio, quindi molto leggero e performante. Un design minimalista e contemporaneo, caratterizzato da una grande abitabilità e ampi spazi estremamente luminosi.

Ma il Salone nautico non è solo grandi yacht.

Per i più sportivi e intrepidi ci sono le moto d’acqua, che stanno diventando sempre più accessibili, anche grazie a un mercato dell’usato, e quindi sempre più richieste.

Realizzate con tecnologie all’avanguardia e caratterizzate da sedili comfort e motori potenti, sono in grado di raggiungere anche i 75 nodi (circa 140 km/h) nelle versioni turbo.

Grazie anche alla comodità (alcune sono in grado di portare comodamente anche 3 persone), sono sempre più richieste dai giovani - e anche dai meno giovani.

E poi ci sono le curiosità.

Come la tavola da surf elettrica prodotta in Australia che si solleva dall’acqua quando è in navigazione, per esempio. Oggetto di ultimissima generazione, ha una batteria estraibile ricaricabile, e può raggiungere fino a due d’ore di autonomia per navigare sopra il pelo dell’acqua.

Oppure come gli acquascooter subacquei totalmente elettrici, che raggiungono una velocità dagli 8 ai 12 nodi (circa 18 km/h) anche sott’acqua, fino a 40 metri di profondità. E che consentono fino a 2-3 ore di divertimento per gli amanti delle immersioni e della fotografia subacquea.

Un Salone importante e significativo, dunque, che sicuramente resterà nella storia, per la sua capacità di essere grande in un momento di difficoltà e di eccezionalità.

«È stato uno splendido Salone – ha affermato Saverio Cecchi, presidente di Confindustria Nautica – Abbiamo sconfitto il coronavirus e le intemperie. Abbiamo avuto oltre 71 mila supporter che ci hanno creduto. Vedere tanta gente così motivata è stato bello. La gente ha voglia di barca e questa manifestazione lo ha confermato. È certamente stata una scommessa vinta».

E già si guarda al futuro, alle prossime edizioni.

L’anno prossimo avremo 80 mila metri quadri in più – ha ricordato il sindaco Marco Bucci – e prevediamo, nel 2022 quando sarà finito il Waterfront di Levante, di avere altri 200mila metri quadrati. Quindi raddoppieremo gli spazi, 400 mila metri quadrati. Questo potrebbe diventare davvero il primo salone del mondo”.


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