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Planet Farms, le nuove frontiere dell’agricoltura sostenibile

Data di pubblicazione:
19 Novembre 2021

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Inaugurata a Cavenago la più grande e innovativa vertical farm d’Europa che si avvale di un avveniristico sistema di coltivazione idroponica finanziato da Alba Leasing

Quando la tradizione agronoma italiana e l’eccellenza dell’innovazione tecnologica si incontrano, il risultato è un metodo innovativo, sostenibile ed ecologico.

Nasce e si sviluppa su queste basi il progetto di Planet Farms, giovane startup milanese che porta in Italia la rivoluzione nei processi di coltivazione: l’agricoltura verticale.

L’obiettivo è semplice quanto ambizioso: produrre ortaggi di alta qualità, rispettando l’ambiente e in modo economicamente sostenibile, grazie alle più sofisticate tecnologie, dall’intelligenza artificiale alla blockchain.

Come? Utilizzando la coltivazione idroponica, senza terra (sostituita da substrati organici studiati ad hoc), che permette di fornire alle piante tutti gli elementi di cui hanno bisogno, in un sistema chiuso, lontano da inquinamento, insetti e batteri, senza l’uso di pesticidi chimici, isolato e indipendente dalle condizioni climatiche e per questo meno a rischio.

La prima serra sviluppata con questo sistema da Planet Farms, il più grande e innovativo stabilimento di vertical farming in Europa realizzato per rispondere alle nuove sfide sempre più stringenti dell’agricoltura, è entrata in funzione prima dell’estate ed è stata inaugurata nei giorni scorsi a Cavenago, alle porte di Milano.

Accanto alle massime cariche del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali e a quelle della Regione Lombardia, tra gli invitati alla cerimonia anche Alba Leasing che ha finanziato con un leasing garantito dalla FEI la parte strumentale e energetica dello stabilimento: le camere di crescita, l’impianto di illuminazione a LED e quello di irrigazione.

“Il sistema di coltivazione verticale coinvolge partner che garantiscono un altissimo livello tecnologico, dalla sensoristica alle luci a LED ad alta efficienza”, hanno spiegato i fondatori e amministratori di Planet Farms, Daniele Benatoff e Luca Travaglini. “La superficie di coltivazione si sviluppa su più livelli e occupa complessivamente più di 10 mila metri quadrati, utilizzando un sistema di irrigazione dal basso e a ciclo chiuso che permette di risparmiare oltre il 95% di acqua. Siamo in grado di riprodurre la filiera nella sua totalità, grazie a un sistema completamente automatizzato: entra un seme ed esce il prodotto confezionato”.

Planet Farms coltiva insalate in foglia pronte al consumo con l’obiettivo immediato di produrre 30 mila confezioni al giorno pari a 600-800 tonnellate all’anno. Tra il raccolto e l’imbustamento passano circa 60 secondi: il prodotto viene consegnato in giornata alla distribuzione e in quella successiva è a scaffale.

La tecnologia implementata con il leasing di Alba prevede un sistema capillare di sensoristica IoT in grado di monitorare il trend di crescita degli ortaggi e ottimizzarlo ad ogni ciclo produttivo.

Ogni processo della produzione è seguito e monitorato costantemente per garantire la certezza della qualità e della tracciabilità delle piante, grazie all’utilizzo delle più sofisticate tecnologie, che attingono anche all’intelligenza artificiale alla blockchain.

Grazie alla linea di produzione finanziata da Alba Leasing è possibile evitare dispersioni di calore e di energia elettrica e allo stesso tempo risparmiare, oltre al 95% di acqua rispetto ai metodi tradizionali, anche il 90% della superficie. Inoltre, con il sistema chiuso e trattando l’aria e l’acqua, a Cavenago non si utilizzano pesticidi né residui chimici, con forti riflessi positivi sull’inquinamento e sulla salute dei consumatori.

Il risultato è un prodotto locale, coltivato in prossimità dei centri di distribuzione, sano e dal gusto autentico.

E ancora una volta il leasing si dimostra uno strumento finanziario in grado di offrire soluzioni rapide, facili da implementare e assolutamente sostenibili.

 

 

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