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Addio ai motori benzina e diesel: l'UE accelera la transizione verde

Data di pubblicazione:
16 Luglio 2021

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Dal 2035 potranno essere immatricolati solo auto e furgoni a energia pulita, una rivoluzione green che necessita di un notevole sforzo tecnologico e incentivi per favorire gli acquisti dei nuovi modelli

Clima ed energia si confermano temi cari per l’Europa, che vuole dare una accelerata alla transizione verde prevista dal Green Deal e dalla Legge Europea sul Clima, che prevede l’ambizioso obiettivo di ridurre le emissioni del 55% rispetto al 1990 (preso come anno di riferimento delle emissioni) nel 2035 e di raggiungere la neutralità climatica nel 2050.

Con una imponente iniziativa composta da dodici proposte legislative e una nuova strategia per le foreste, l’Europa ha presentato lo scorso 14 luglio “Fit for 55” un pacchetto di misure eterogenee, una sorta di tabella di marcia con cui affrontare concretamente le sfide e gli obiettivi della transazione ecologica.

Se alcune delle proposte sono un aggiornamento della legislazione già esistente per allinearla con il Green Deal e i nuovi target, altre rappresentano una novità, e presuppongono – qualora approvate definitivamente (il pacchetto Fit for 55 è infatti una proposta della Commissione Europea e rappresenta il punto di partenza di un percorso legislativo probabilmente lungo e articolato) – processi di adeguamento in diversi settori.

Tra le diverse misure prese in considerazione, un aspetto importante riguarda le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto stradale, che dovranno ridursi del 55% a partire dal 2030 e del 100% a partire dal 2035. Ciò presuppone che tutte le nuove auto immatricolate a partire dal 2035 dovranno essere a zero emissioni (quindi a propulsione elettrica o idrogeno), e non potranno più essere vendute auto nuove a benzina o diesel, metano o Gpl, incluse le ibride.

L’Europa ha quindi 14 anni, che non sono pochi, ma neanche tantissimi, per affrontare questa nuova sfida.

Una sfida che coinvolge diversi settori, da quello dell’industria automobilistica in primis, a quello dell’innovazione tecnologica e della ricerca, a quello delle infrastrutture.

A partire dalla tecnologia delle auto green, che dovranno diventare sempre più performanti ed economicamente vantaggiose, fino all’installazione di punti di ricarica e rifornimento adeguati (la revisione del regolamento sull'infrastruttura per i combustibili alternativi imporrà infatti agli Stati membri di aumentare la capacità di ricarica in linea con le vendite di autovetture a emissioni zero e di installare punti di ricarica e di rifornimento a intervalli regolari sulle principali autostrade: ogni 60 km per la ricarica elettrica e ogni 150 km per il rifornimento di idrogeno), passando per una politica di incentivi volti a favorire l’acquisto ecologico.

Proposte, quelle legate all’automotive, che si inseriscono in un ecosistema eterogeneo e articolato, e che ci si augura possano contribuire in modo significativo anche allo sviluppo economico e alla crescita del mercato.

Se da un lato, dunque, il “Fit for 55” è ancora in una fase programmatica e si dovrà attendere la ratifica delle diverse proposte, il cammino sembra essere tracciato e vi sono i presupposti per pensare a uno sviluppo del trasporto su gomma.

La tendenza all’evoluzione green, già in atto, favorirà già nel breve-medio periodo, l’immissione sul mercato di veicoli elettrici economicamente più vantaggiosi rispetto ai veicoli a combustione, e sicuramente le tassazioni agevolate o gli incentivi economici all’acquisto contribuiranno a fare propendere i consumatori per una scelta sempre più ecologica, favorendone quindi sempre più la diffusione.

PER APPROFONDIRE:

Green Deal europeo: La Commissione propone di trasformare l'economia e la società dell'UE al fine di concretizzare le ambizioni in materia di clima - Comunicato stampa

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