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Manovra per la crescita e il PNRR

Data di pubblicazione:
10 Novembre 2021

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Dai bonus casa in edilizia alla Nuova Sabatini, le misure a favore delle imprese e degli investimenti contenute nel Disegno di Legge del Bilancio da 30 miliardi

Fermento e attese per la discussione della prossima legge di bilancio, in questi giorni ai tavoli tecnici e politici che si stanno riunendo per arrivare al testo definitivo, dopo l’approvazione in consiglio dei ministri del Disegno di Legge di Bilancio 2022 (DdLB) lo scorso 28 ottobre.

Il documento, che punta a sostenere l’economia e la crescita del Paese nella fase finale dell’emergenza sanitaria, fare crescere il PIL per riportarlo ai livelli pre-pandemia e ridurre il carico fiscale per famiglie e imprese, in sinergia con gli investimenti previsti dal PNNR, si articola in molteplici interventi in diversi settori, per un totale di 30 miliardi.

Anche se il testo non è ancora definitivo, già si possono delineare le linee di indirizzo nei confronti delle imprese e degli investimenti, in cui sono previste alcune conferme interessanti.

Nuova Sabatini

Con l’obiettivo di assicurare continuità alle misure di sostegno agli investimenti produttivi per le micro, piccole e medie imprese, è stato confermato il rifinanziamento della ‘Nuova Sabatini’, con 180 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026.

Transizione 4.0

In linea con gli obiettivi del PNNR che vede nella digitalizzazione e innovazione uno degli assi portanti, viene prorogato fino al 31 dicembre 2025 il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali “Transizione 4.0”. Viene inoltre rimodulato il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e nelle altre attività innovative.

​Fondo di Garanzia per le Pmi

Tra le misure per l’accesso al credito e la liquidità delle imprese, viene inoltre rifinanziato il Fondo di Garanzia per 3 miliardi di euro.

Edilizia e ristrutturazioni

Nel settore dell’edilizia vengono confermati, se pur con alcune modifiche, i “bonus casa” che nell’ultimo bienno hanno portato benefici a imprese e cittadini.

A partire dal Super-bonus, che è stato confermato per i prossimi anni, ma con aliquota ridotta a scalare: 70% per il 2024 e 65% per il 2025.

Confermato - ma fino alla fine del 2022 – anche il bonus facciate, se pur ridotto dal 90% al 60%.

Confermata anche la detrazione fiscale al 50% fino al 31 dicembre 2024 per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Stessa data di proroga per gli interventi di efficienza energetica.

Temi importanti – ancora da dirimere in via definitiva - restano quelli dello sconto in fattura e della cedibilità del credito, che certamente hanno dato una forte spinta all’esecuzione dei lavori, soprattutto grazie alla possibilità di sfruttare le detrazioni anche da parte di chi non ha la liquidità per sostenere i costi iniziali e la capienza IRPEF per detrarre l’incentivo dalle imposte.

Inizialmente previsti solo per il Superbonus, le integrazioni e modifiche al testo sembrano andare nella direzione di prorogare questa modalità - introdotta dal Decreto Rilancio - anche per gli altri interventi: ristrutturazione, interventi di efficienza energetica, misure antisismiche, recupero o restauro delle facciate, installazione di impianti fotovoltaici o di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici. Conferme attese in questi giorni, che certo contribuirebbero a prolungare la spinta all’esecuzione dei lavori.

Investimenti pubblici

Sono previsti stanziamenti per le infrastrutture dal 2022 al 2036 in favore delle amministrazioni centrali e locali, a cui si aggiungono interventi per la tutela del patrimonio culturale e per l’edilizia scolastica potenzialmente interessanti per il comparto del leasing pubblico.

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