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Alluminio Agnelli, dal 1907 la passione per l’oro grigio

Data di pubblicazione:
12 Maggio 2022

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La dinastia imprenditoriale del gruppo bergamasco che da oltre 100 anni è sinonimo di famiglia e qualità, garantendo le migliori soluzioni per soddisfare ogni esigenza di business in tutti i settori

Nell’immaginario comune le tradizioni di famiglia sono spesso pensate come qualcosa di obsoleto del quale liberarsi, soprattutto in una società ad alta velocità, che richiede innovazione continua. Questo è solo un luogo comune, fatto per essere smentito, come dimostra la famiglia Agnelli, che dal 1907 tramanda con successo la passione per l’oro grigio.

Il termine “oro” non è fuorviante, anzi sottolinea la capacità di un uomo, Baldassare Agnelli, capostipite della famiglia, di aver intuito le potenzialità dell’alluminio ed averci costruito un impero ed una storia di successo.

Una storia antica, fatta di tradizione, tenacia e passione, che trova nelle proprie radici, ben piantate nel contesto territoriale lombardo, la sua forza e solidità. Inizia tutto a fine ‘800 da una tragedia familiare: il giovane Baldassare perde prima il padre e dopo poco tempo la madre. Rimasto orfano e cresciuto dalla sorella, coglie le opportunità che la dinamica Milano sa offrire e diventa orafo. Assunto da una bottega, viene notato per le sue capacità e per questo ricompensato con quello che oggi definiremmo uno “stage formativo” nei Balcani.

È qui che, quasi per caso, conoscerà l’alluminio e gli sarà svelato il segreto per saldarlo. Fu infatti avvicinato da un uomo che, venuto a sapere delle capacità artigiane di Baldassare, gli chiese di rifinire un paio d’orecchini d’oro per il matrimonio di sua figlia. Baldassare acconsentì con piacere e al momento del pagamento non si prese nulla per il disturbo. L’uomo – che più tardi si sarebbe presentata come il Re di una tribù nomade – lo invitò in segno di riconoscenza e di stima al matrimonio e latere dei festeggiamenti condivise con Baldassare i segreti sul metallo.

Tornato in Italia nel 1907 fonda a Bergamo “Fabbrica di Alluminio Baldassare Agnelli”, prima società del Gruppo e simbolo di un riscatto sociale: solo pochi anni prima aveva visto chiudere l’osteria di famiglia e ora è in grado di produrre innovative pentole d’alluminio. Sarà il primo di una serie di grandi successi.

Il gruppo oggi è composto da 13 aziende, vanta 180 milioni di fatturato, grazie al contributo di 4 generazioni che si sono passate il testimone, gestisce un business internazionale evidenziando il successo di una realtà che da oltre 100 anni produce manufatti in alluminio atti a soddisfare tutte le esigenze in tutti i settori.  

I passaggi generazionali sono il fulcro di questa storia: mai un’imposizione, ma una “responsabilizzazione”. Si è “figli della fabbrica” e per questo si è sempre visto come si gioca, si sono imparate le regole e si è pronti a scendere in campo a difendere e rendere onore alla propria maglia (probabilmente neroazzurra come quella dell’Atalanta), metafora calcistica che narra Paolo, oggi a capo dell’azienda con il fratello Baldassare.

Il senso di famiglia e responsabilità si percepisce anche negli oltre 300 lavoratori impiegati nella Società. Per Paolo infatti “gli uomini non sono numeri, ma hanno tutti un volto e un nome”. Questo senso di umanità è il punto di forza di un’impresa di famiglia in cui l’obiettivo non è solo realizzare utili, come in una tipica realtà manageriale, ma serve anche realizzare il proprio sogno imprenditoriale.

Per questo Paolo Agnelli, assieme ad altri industriali italiani, fonda nel 2012 Confimi Industria – Confederazione dell’Industria Manifatturiere Italiana e dell’impresa privata per portare avanti quei valori fondamentali e dar voce alle esigenze reali del settore che ha contraddistinto la fortuna e il benessere del nostro Paese.

Il “lingotto sostenibile” di questa storia è Alugreen, azienda fondata nel 2013. Questa fonderia ha l’obiettivo di rendere il Gruppo indipendente dalle multinazionali del settore, grazie al riciclo di rottami di alluminio. Un processo integrato di economia circolare, tematica mai come oggi così calda e attuale ma che l’azienda ha intrapreso già nel 1935, quando, per far fronte alla carenza di materie prime nel periodo post bellico, gli Agnelli decisero di comprare e fondere i rottami degli aerei militari e ridargli nuova vita e forma.

Alba Leasing sostiene questa realtà dal 2014 con numerosi finanziamenti, per garantire alla Società di avere sempre a disposizione macchinari di ultima generazione atti a dare vita a progetti sempre più innovativi.

Nella galleria fotografica alcuni aspetti delle attività del Gruppo Agnelli: la sede della Trafileria Alluminio Alexia, uno degli impianti automatizzati, alcuni lavorati di alluminio e il Museo della Pentola avviato nel 2019 a Bergamo.   

 

 

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