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Tutti i macchinari in leasing per il vigneto 4.0

Data di pubblicazione:
5 Aprile 2019

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Tra vendemmiatrici selezionate e sfogliatrice a rateo variabile, l’agricoltura di precisione esalta la filiera del buon vino italiano

Con 10.000 imprese attive, circa 50 milioni di ettolitri prodotti nel 2018 e 10 miliardi di fatturato annuo, la filiera viti-vinicola è quella con il più avanzato sviluppo dell’Agricoltura di Precisione.

A guardare i numeri non c’è da stupirsi. Il vino made in Italy ha saputo sfruttare tutte le potenzialità del mercato e incentivare la crescita investendo su ricerca e innovazione.

Le tecnologie proprie della cosiddetta precision farming possono offrire soluzioni applicative particolarmente in linea con le attuali richieste del comparto.

Proprio in viticoltura, infatti, la massimizzazione del reddito avviene specialmente attraverso l’aumento del valore del prodotto ovvero della sua qualità. L’uva e il vino di qualità sono l’espressione e la sintesi del territorio di provenienza e qualsiasi azione volta a caratterizzare ulteriormente il territorio accresce lo standard e la caratterizzazione del prodotto finale.

Cosa è la viticoltura di precisione

Nella viticoltura, soprattutto in collina, all’interno del medesimo vigneto o comprensorio si trovano aree con diversa composizione e struttura del terreno, umidità, radiazione e microclima. Queste diversità forniscono l’opportunità di compiere operazioni colturali non in maniera generalizzata ma mirata, sia spazialmente che temporalmente, con la vendemmia di precisione. Le mappe tematiche di interesse del viticoltore possono essere così le più svariate e riguardare le rese per superficie, acidità, zuccheri, polifenoli, antociani, ecc.

Dal punto di vista operativo le finalità che si propone la viticoltura di precisione sono molteplici.

Grazie alla Variable Rate Technology è possibile gestire l’eterogeneità dei vigneti attraverso la concimazione differenziata di varie porzioni delle piante, ridurre i costi e l’impatto ambientale dei trattamenti fitosanitari, differenziare le potature verdi e le sfogliature a seconda della vigoria e delle esigenze microclimatiche, dare uniformità dei lotti di uve alla raccolta (vendemmia selettiva).

Nella viticoltura di precisione si prevede che la prospettiva futura più importante sia l’utilizzo di sensori di rilevamento ad alta definizione, che possono essere montati su sistemi avionici (aereo ad ala fissa) dotati di pilota o completamente automatici.

La vendemmia 4.0

Le moderne tecnologie di rilevamento prossimo e remoto consentono di individuare le parti di un vigneto dove si può presumere che, per motivi legati alla natura del suolo o ad altre cause, l’uva possa maturare prima rispetto ad altre aree.

Una delle soluzioni esistenti permette al coltivatore di convogliare i frutti di vigore diverso in contenitori separati, consentendogli di avere una differenziazione in classi dell’uva raccolta che sarà poi vinificata separatamente su linee diverse in cantina.

Altre soluzioni possono prevedere ad esempio che la macchina, una vendemmiatrice selettiva, nel suo passaggio possa essere azionata in modo intermittente anziché continuo esercitando l’azione degli elementi di scuotimento e raccolta solo in presenza di uva matura o qualitativamente pronta per la vendemmia, lasciando a bordo delle piante l’uva ancora non matura o di qualità non desiderata. Questa potrà essere raccolta in uno o più passaggi successivi a seconda delle esigenze enologiche desiderate.

La sfogliatrice a rateo variabile è realizzata in modo da trasportare il fogliame in maniera controllata e poterlo eliminare in base alla reale necessità delle varie aree del vigneto. Mappe di prescrizione del vigneto per la misurazione della quantità di foglie vengono generate elettronicamente consentendo di effettuare una sfogliatura elevata nelle zone ad alto vigore, una sfogliatura moderata nelle intermedie sino anche all’assenza totale di sfogliatura per le zone di più basso vigore vegetativo. A seconda della zona in cui opera la macchina modifica il modo di lavorazione come farebbe un operatore molto esperto nell’eseguire manualmente la sfogliatura.

È facile capire che l’azienda viti-vinicola richieda investimenti importanti per l’aggiornamento costante e periodico dei macchinari, in continua evoluzione per effetto dell’innovazione tecnologica. L’utilizzo di strumenti finanziari adeguati come il leasing strumentale e il leasing agricolo consente agli imprenditori agricoli di rinnovare le proprie attrezzature nei tempi giusti e affermarsi nel mercato di riferimento.

Macchinari per la viticoltura

Oltre a vendemmiatrici e sfogliatrici, il genere di macchinari per la viticoltura è molto variegato e specialistico: il vigneto necessita di lavorazioni particolari e dedicate.

È il caso dei trattori specializzati, che si differenziano dai trattori convenzionali prima di tutto per le dimensioni (altezza, larghezza, passo medio) e le forme morbide (per evitare l’appiglio alla vegetazione o alle reti di protezione). Infatti, generalmente sono utilizzati in spazi stretti e limitati o in condizioni poco favorevoli, come in collina o in montagna.

Prima della potatura o della stralciatura invernale, la prepotatrice permette di eliminare tutta la parte vegetativa stagionale, ormai legnosa, che si trova al di sopra del cordono fruttifero tra i fili di sostegno del filare. Tale procedimento permette di risparmiare fino al 50%-60% sulla manodopera finale.

Successivamente, dotata di barra falciante o lame rotanti, la cimatrice si utilizza in viticoltura per le operazioni di potatura a verde o sfrondamento dei tralci che possono danneggiare la normale crescita della pianta e la sua fruttificazione.

Con la defogliatrice si attua lo sfoltimento della vegetazione che migliora il microclima nella zona dei grappoli aumentando la loro esposizione alla luce e favorendo la circolazione dell’aria. I tempi di lavoro vengono ridotti del 70% e, in prossimità della vendemmia, agevola le operazioni di raccolta.

Completano il parco macchine del viticoltore la spollonatrice per l’asporto della vegetazione sul ceppo della vite entra in azione, l'atomizzatore che nebulizza la miscela antiparassitaria in acqua e la indirizza sulla coltura da trattare, la palizzatrice per la messa a piombo dei pali del vigneto, la trinciatrice per la frantumazione dei sarmenti di vigneto e actinidia, erba e residui di potatura, la legatrice per il sollevamento dei germogli ricadenti verso il centro del filare ed il loro accostamento e legatura alla struttura del filare.

 

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