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La prossima frontiera del leasing si chiama blockchain

Data di pubblicazione:
7 Maggio 2020

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Meno burocrazia e maggiore sicurezza: con gli smart contract si aprono nuove potenzialità

In un periodo di incessante innovazione tecnologica come quello che stiamo vivendo, c’è un paradigma, una piattaforma che, a più di dieci anni dalla nascita (nel 2008) permette di dare risposte ai bisogni di imprese, organizzazioni e consumatori.

Stiamo parlando della tecnologia blockchain, nota soprattutto in relazione alla criptovaluta Bitcoin per gestire in modo sicuro il trasferimento da un utente all’altro senza dovere ricorrere a terze parti.

Ma se per molti anni le potenzialità di questa tecnologia erano associate prevalentemente al mondo della finanza, negli ultimi tempi la sempre più approfondita conoscenza di questo strumento e delle sue potenzialità, ha esteso la sua applicabilità anche ad altri settori.

Pensiamo ad esempio ai cosiddetti smart contract, ‘contratti intelligenti’, protocolli informatici che permettono la totale automatizzazione e digitalizzazione di processi e transazioni.

Questo concetto è entrato a pieno titolo nel nostro ordinamento (insieme a quello di blockchain, del resto) con il cosiddetto ‘Decreto semplificazioni’, che lo definisce “un programma per elaboratore che opera su tecnologie basate su registri distribuiti e la cui esecuzione vincola automaticamente due o più parti sulla base di effetti predefiniti dalle stesse”.

Teorizzato negli anni ‘90 dall’informatico Nick Szabo, il concetto di smart contract è associato a un programma con determinate caratteristiche, principalmente legate alla funzione if/then, ad esempio: se c’è una scadenza, allora parte il pagamento

Di per sé non ha caratteristiche di vincolo giuridico, dunque, ma grazie alla blockchain può ottenere quelle garanzie di fiducia, affidabilità e sicurezza per acquisire valore legale (ovviamente rispettando i requisiti previsti dalla legge per la validità dei contratti).

Numerosi sono gli ambiti di applicazione in cui può risultare vantaggioso. In ambito assicurativo per esempio, dove vi sono già compagnie in grado di inviare rimborsi automatici per i ritardi dei voli aerei.

O nel settore finanziario, dove l’applicazione di questi strumenti potrebbe evolvere alla gestione automatica del contratto di leasing – o quantomeno di alcune parti di esso – nell’ottica di una ottimizzazione di tempi e risorse, per offrire ai clienti servizi sempre più performanti.

Molti tavoli di studio e di lavoro sono aperti su questo tema, e sicuramente in breve tempo potremo assistere alla realizzazione di applicazioni in grado di semplificare e ottimizzare la gestione degli aspetti contrattuali (e non solo), con un beneficio per tutti, dalle aziende ai clienti finali.

  • Blockchain Lease Platform – applicazione della blockchain per il monitoraggio del bene nel mercato del leasing italiano 

  • D.L. 14 dicembre 2018, n. 135 - Disposizioni urgenti in materia di sostegno e semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione - art. 8-ter, “Tecnologie basate su registri distribuiti e smart contract”

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